martedì 7 aprile 2015

La banda musicale G. Verdi di Montegonzi

La Società Filarmonica “G.Verdi” è stata fondata il 24 ottobre 1875 (foto banda del 1875 – Il Corpo Musicale di Montegonzi a pochi anni dalla sua costituzione), con deliberazione di dodici soci promotori con il nome di “Società del Corpo Musicale”. Lo scopo di questa società era, ed è anche oggi, quello di “sviluppare e mantenere vivo l’amore all’arte musicale e di dare lustro e decoro al proprio paese”. Una realtà, quella della banda, che ha accompagnato con semplicità tutti i momenti più rilevanti della nostra vita paesana e che è legata a filo doppio al vissuto familiare di ognuno di noi. In passato, suonare in banda, era un segno di distinzione sociale, soprattutto l’occasione di evasione dai rigidi schemi della vita contadina. Oggi i contenuti della banda sono profondamente cambiati però questa rimane sempre un vitale segno della nostra identità paesana. Il primo presidente fu Pietro Pesucci a cui successe Zeffirino Pecci. Nel corso degli anni si sono succeduti fino al 1931: dott. Oreste Viligiardi, Giuseppe Pesucci, avv. Eliseo Viligiardi, Giovanni Pagliai, Attilio Ciolli, Angiolo Barbieri e Alfredo Vasarri. Tutti questi presidenti erano eletti dai soci. Dal 1931 al 1944, durante il periodo fascista, i Presidenti della Società furono nominati direttamente dal Fascio. Si successero in questo periodo: Clorindo Becattini, Fabbrino Fabbrini e Alcide Mini. Il 7 settembre del 1944, dopo il passaggio degli Alleati si ricostituì secondo il proprio statuto la Società Filarmonica Giuseppe Verdi e fu eletto presidente Alfredo Selvolini (foto 2 – Alfredo Selvolini) che rimase in carica fino al 1978. Dopo fu eletto Divo Valentini a cui successe Mauro Cioni. Adesso il Presidente della Società Filarmonica è Enrico Balò. Il primo maestro, che diresse la banda per oltre venti anni, fu Giuseppe Galeffi di Montevarchi. A lui successe il maestro Azelio Salmi sempre di Montevarchi. Alla sua morte, nel 1914, fu sostituito un certo Cappetti di Terranuova Bracciolini che diresse il corpo musicale fino al 1919. Il primo montegonzese a dirigere la Banda fu il maestro Guido Undecimi dal 28 ottobre 1921. Qualche anno dopo, a lui successe il tenente in pensione Cesare Mantelli anche lui di Montevarchi, che mantenne l’incarico fino al 1936 quando lasciò la “bacchetta” al suo allievo Lido Campani. Il maestro Campani ha diretto la banda fino alla sua morte avvenuta nell’anno 1991. A lui è successo inizialmente il figlio Marco, poi si sono susseguiti i maestri Picchioni e Pasqui, per poi ritrovare un nuovo montegonzese, il maestro Riccardo Tanzini. Ora la Banda è diretta dal maestro Alberto Turini, anche lui montegonzese.
Impegnarsi per la banda non significa impegnarsi per salvare un fossile o per conservare una reliquia, ma significa coltivare con allegria e con spirito di amicizia, una nobile occupazione che contiene in se tanta ricchezza da spendere………



Ecco il video realizzato da "Le chiavi della memoria" http://memoria.montegonzi.it/video-la-banda/


Scout & Football


Montegonzi ha anche una base scout e una omonima squadra di Calcio, il Sereto.
Ecco il link per accedere alla homepage http://www.sereto.it/




.. e per gli appassionati di calcio ecco il sito del Sereto http://www.sereto.montegonzi.it/

L'Osteria di Montegonzi


L'Osteria di Montegonzi è situata nel cuore del Paese, proprio al di sopra della Bottega.
L'idea è nata, anche in questo caso, da una montegonzese doc,
che ha dato nuova vita all'edificio facendone un ristorante caratteristico e apprezzato....
le recensioni di Tripadvisor parlano da sole:






L'agriturismo di Fontebussi



Dalle ceneri del minuscolo borgo di Fontebussi adiacente a Montegonzi, è nato un vero e proprio agriturismo, nel quale ogni anno vengono ospitate migliaia di turisti italiani e non.
Fontebussi è un antico borgo d’origine romana. “In Fontibus”, cioè alle fonti, situato sulle colline del Chianti dove lo sguardo spazia in un orizzonte di poderi, cipressi, vigne e oliveti.

Ininterrottamente abitato da millenni, per la posizione privilegiata del luogo, portato a nuova vita dopo un accurato restauro che ha conservato il fascino del sobrio stile toscano: ogni porta, giardino, terrazza o vicolo si trova ad una altezza e posizione diversa, creando un gioco di prospettive e panorami indimenticabile.





...e dalla piscina si può godere di un'ampia visuale di Montegonzi...



Le Chiavi della Memoria




LE CHIAVI DELLA MEMORIA
progetto nato dall'idea degli abitanti, organizzato da loro
e realizzato interamente

intervistando montegonzesi di ogni generazione.


La comunità di Montegonzi comincia un'avventura alla riscoperta della propria storia attraverso i documenti dell'archivio parrocchiale. I "libri delle anime", i diari dei parroci, i registri di nascite, battesimi e morti... lettere episcopali e delle Belle Arti, tutto quello che, a partire dalla fine del '700, è stato conservato nelle stanze della biblioteca della chiesa di San Pietro, dai prossimi mesi sarà messo a disposizione dei più volenterosi, per riappropriarsi di una storia vissuta e non solo raccontata. Un'iniziativa aperta a giovani e meno giovani, un modo per impegnare anche gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori e per recuperare, attraverso la loro curiosità, i ricordi dei parenti più anziani. Sono loro le vere chiavi della memoria di Montegonzi, che possono aprire gli scrigni descritti nei documenti: la vita contadina, il rapporto tra mezzadri e proprietari terrieri, gli anni della guerra e infine i cambiamenti e le trasformazioni del piccolo borgo. Al seguente indirizzo web è possibile scoprire tutto quello che è stato fatto fino ad ora http://memoria.montegonzi.it/

Ecco alcuni link per farsi un'idea del grande lavoro di ricostruzione dei nostri "Giornalisti/ricercatori improvvisati" https://www.youtube.com/results?search_query=montegonzi+le+chiavi+della+memoria







Dati di vecchia data


I dati risalgono ormai al 2001, ma c'è da dire che comunque Montegonzi rimane viva grazie alle nuove generazioni, che hanno preferito la vita di campagna in mezzo alla natura, piuttosto delle caotiche cittadine adiacenti.



Il link ufficiale del Paese è questo http://www.montegonzi.it/ Da qui è possibile tenere d'occhio tutte le novità offerte, le varie attività organizzate e le date della Festa del Perdono.



La STORIA

Montegonzi il cui toponimo ha origini longobarde, fu feudo dei Conti Guidi come confermano i diplomi imperiali di Arrigo VI del 1191 e Federico II del 1248; il borgo cinto di mura nel corso del Duecento si sviluppa attorno al castello. Nel 1314 divenne proprietà della famiglia Ricasoli mentre l'anno successivo fu possesso della Repubblica Fiorentina amministrandosi come libero comune. Nel 1375 ritornò in possesso dei Ricasoli senza però acquisire diritti feudali dagli abitanti. 
Nella metà del Cinquecento entrò a far parte della Lega d'Avane per poi diventarne capoluogo. Il Podestà nominato da Firenze risiedeva in un palazzo tuttora esistente. Nel 1478, durante le guerre tra Siena, alleata col Re di Napoli e col papa Sisto IV e Firenze, Montegonzi rappresentò uno dei baluardi più muniti della Repubblica Fiorentina. Proprietario della rocca era Pier Giovanni Ricasoli, nominato più volte commissario della Repubblica nelle guerre contro Siena e Pisa.
Dal 1774, con la riforma amministrativa voluta dal Granduca Leopoldo I, il territorio della Lega d'Avane venne aggregata alla comunità di San Giovanni Valdarno. Nel 1808, con la riforma napoleonica, fu costituito il Comune di Cavriglia cui venne assegnato pressoché tutto il territorio della Lega d'Avane. Nonostante ciò per i primi anni la sede del comune rimase Montegonzi e il primo sindaco che fu nominato fu il montegonzese GiovanBattista Ricci.
Agli inizi del Novecento il paese era conosciuto per le fornaci che fabbricavano stoviglie in cotto.
 Montegonzi ha subito nel Novecento un lento spopolamento verso i comuni del Valdarno e attualmente è una frequentata località estiva.
Ecco il link per leggere la storia di Montegonzi scritta da montegonzesi doc:  http://www.montegonzi.it/montegonzi.asp?s=2